Le donne rivoluzionarie afghane

Articolo informativo sulla corrente situazione in Afghanistan, la storia del Rawa e le sue opinioni scritto da Kathleen Richter, sostenitrice americana della Rawa.

Molti Americani sono a conoscenza di terribili abusi di diritti umani perpetuati in Afghanistan dall' ultrafondamentalista regime Talebano - la pubblica amputazione e' prevista per punire il furto, gli adulteri vengono lapidati a morte, a donne e bambine e' negata l'istruzione, e la presenza fuori casa senza l'accompagnamento di un parente stretto di sesso maschile. Coloro che non rispettano le leggi imposte dai Talebani vengono quotidianamente picchiati e torturati. Di recente, comunque, alcuni principali reportages sono stati piuttosto indulgenti con i Talebani. Per esempio, il Time, a Maggio, ha pubblicato una serie di articoli molto poco critici nei loro confrontii, indicando come il tasso di criminalita' sia diminuito in Afghanistan, e sottolineando il fatto che di recente abbiano concesso l'apertura di una scuola per le bambine sotto I dodici anni a Kabul. Mehmooda, una membra del RAWA (Associazione Rivoluzionaria per le donne Afghane) , un'organismo per la democrazia e per i diritti della donna, commenta l'opinione del Rawa sull' attuale situazione in Afghanistan, sul regime Talebano e sulle possibilita' di pace.

La RAWA, fondata nel 1977, e' l'unica organizzazione per le donne afghane che combattono per I propri diritti e per un governo democratico in Afganistan. La RAWA organizza scuole clandestine per bambine e bambini in Afghanistan, e scuole per rifugiati in Pakistan, nonche' corsi di alfabetizzazione per donne in entrambi I paesi. La RAWA ha un'organizzazione clandestina di medici in Pakistan e in Afghanistan, ma l'ospedale che hanno tenuto in piedi negli ultimi 11 anni ha chiuso di recente, visto che non era piu' possible finanziarlo. L'associazione inoltre organizza progetti di autofinanziamento per le donne Afghane, come la produzione di marmellata, e la vendita di prodotti di artigianato, ed inoltre provvede alle organizzazioni umanitarie informazioni e testimonianze sulle violazioni di diritti umani da parte dei Talebani e degli altri fondamentalisti. L'organizzazione produce anche cassette a scopo educativo, ha un archivio di poesie e racconti , e pubblica libretti, posters e bollettini, nonche' la rivista Payam-e-Zan (Messaggio delle donne).

Mehmooda e' una ventottenne membra del comitato culturale del RAWA, che e' entrata a far parte dell'organizzazione per denunciare "l'inumana misogena barbarie dei fondamentalisti" e per supportare le sofferenze del suo "popolo sfortunato". Mehmooda sottolinea l'importanza dell'obiettivo del RAWA di istruire donne e bambine. Questo e', secondo lei, il modo piu' efficace di rendere le donne consapevoli dei loro diritti umani. "Abbiamo concentrato il nostro lavoro cercando di far aumentare nelle donne una coscienza ed un' istruzione tali da far si' che si rendano conto che senza liberta' e democrazia, la nostra terra non raggiungera' mai la prosperita', la pace e la felicita'." Tutto cio' si puo' ottenere solo attraverso una "lotta decisa contro il fascismo religioso e I suoi finanziatori esteri".

E' inutile dire che combattere I fondamentalisti e' estremamente pericoloso. Il 4 Febbraio 1987, Meena, una membra fondatrice del RAWA, e' stata assassinata all'eta' di 30 anni nella sua casa di Quetta, in Pakistan, dal KHAD (distaccamento Afghano del KGB), con l'aiuto dei Mujaheddin (I Mujaheddin erano un gruppo fondamentalista che gli Stati Uniti avevano finanziato per combattere I comunisti in Afghanistan , dai quali poi e' nato il gruppo dei Talebani). Anche altri due parenti di Meena furono uccisi. Prima dell'assassinio, Meena aveva ricevuto minacce di morte per le sue attivita' anti-Jihad (Guerra santa). Pur avendo informato le autorita' pakistane di questo, non ha ricevuto protezione dalla polizia.

Ancora oggi I membri del RAWA sono in grande pericolo. L'organizzazione non ha una sede, perche' questo potrebbe esporre I membri alla persecuzione, e la RAWA ha spesso cambiato di residenza. Ogni giorno ricevono minacce di morte, alcune delle quali condannano la RAWA ad "organizzazione di prostitute". Un paio di imitazioni del sito web del RAWA contenevano immagini pornografiche e testi, sono recentemente spuntati fuori in Internet (dopo la protesta del RAWA ai provider, sono stati cancellati). Come Sehar, una giovane membra della RAWA ha detto alla rivista New York Times a Maggio, "I Talebani mi torturerebbero e mi lapiderebbero a morte, considerandomi una prostituta", se la catturassero in Afghanistan.

Ma Mehmooda sottolinea il fatto che I membri del RAWA devono lavorare di nascosto sin dalla nascita dell'organizzazione. "Continuare la nostra lotta sotto la minaccia della tirannia religiosa non ci e' nuovo", dice. "Sappiamo come tener loro testa". Inoltre aggiunge che la RAWA sta operando per mantenere I corsi di alfabetizzazione nelle case di varie province dell'Afghanistan, in modo tale da rendere difficile ai Talebani scoprirli, ed anche se fossero scoperti, la RAWA ha fatto in modo in modo da non mostrare traccia di coinvolgimento. Ma Mehmooda prontamente ricorda che ovviamente questo non significa che non saranno mai scoperti." Ma noi siamo determinati a non fermare in nostri sforzi facilmente. Io sono pronta a sacrificarmi per la mia nazione, e come membro del RAWA accetto il rischio".

Altri membri della RAWA condividono la sua determinazione. Nonostante conducano la maggiorparte delle loro attivita' clandestinamente, vendono pubblicamente la loro rivista in Pakistan, esposti a notevoli pericoli, ed inoltre , sempre in Pakistan organizzano manifestazioni contro I Talebani, durante le quali sono stati aggrediti, senza essere protetti dalla polizia pakistana. Sehar ha dichiarato al Nation Weekly Magazine che quando gli assalitori si sono avvicinati coi bastoni "noi li abbiamo colpiti. Anche noi abbiamo dei bastoni". La RAWA ha inoltre usato telecamere nascoste per filmare la pubblica esecuzione dei Talebani da parte di una donna di nome Zarmeena, accusata di aver ucciso il proprio marito. Se le donne che hanno girato quel filmato fossero state scoperte, sarebbero state torturate, e forse uccise.

"La RAWA e' completamente sola in questa nella lotta al fondamentalismo islamico", dice sconsolata Mehmooda. Secondo lei I fondamentalisti Mujahiddeen sono il principale gruppo di opposizione contro I Talebani. Come I Talebani, anch'essi sono "criminali nei confronti delle donne e dipendenti da una potenza straniera." Il ministro della diesa Ahmad Shah Massoud e' capo dell' Alleanza del Nord, una grossa fazione Mujaheddin che combatte I Talebani. Nonostante la Francia, l'Iran, l'India e la Russia supportino Massoud, la RAWA sostiene che egli non sia poi molto migliore dei Talebani.

Mehmooda sostiene che ci sono alcuni gruppi ed individui orientati democraticamente, in Afghanistan, ma la pressione dei fondamentalisti e la mancanza di appoggio da fuori fa si' che la loro posizione sia piuttosto debole.Inoltre, le donne e gli uomini afghani sono stremati da due decenni di guerra. Molti semplicemente non hanno la forza e I mezzi di opporsi ai Talebani. "Alcuni gruppi di donne afghane sono inconsapevoli della situazione politica delle donne, e in qualche modo cedono ai fondamentalisti", dice Mehmooda.

La guerra civile e l'ascesa dei Talebani

L'Unione Sovietica ha invaso l'Afghanistan nel 1979 ed ha occupato il paese durante gli anni '80. La CIA ha assunto I Mujaheddin (soldati di Dio) per scacciare I comunisti dall' Afghanistan. I Mujaheddin sono stati addestrati dai servizi segreti Pakistani, finanziati ed armati da Stati Uniti, Arabia Saudita, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Israele, Iran, Giappone e Cina. Gli Stati Uniti hanno speso 5 miliardi di dollari per supportare I ribelli durante gli anni '80, ed hanno usato Osama Bin Laden, allora alleato degli americani, per reclutare musulmani non afghani tra le file dei Mujaheddin stessi.

La RAWA ha sottolineato che c'erano diversi gruppi di orientamento democratico che gli Stati Uniti ed altri paesi avrebbero potuto aiutare, se avessero semplicemente voluto cacciare I comunisti e restituire l'indipendenza all'Afghanistan. Perche' invece hanno finanziato I fondamentalisti? Un membro del RAWA, Sajeda, ha dichiarato alla rivista Say It in agosto che I gruppi pro-democrazia in Afghanistan si sarebbero rifiutati di fare la parte delle "marionette" per gli altri paesi, e avrebbero reso difficile a questi paesi di "mantenere I loro interessi economici in Afghanistan".

Quando l'Unione Sovietica ha ritirato il suo esercito nel 1989, I Mujaheddin, sotto il comando del despotico Gulbaddin Hekmatyar, ancora finanziati dagli americani, hanno cominciato a bombardare tutte le citta' afghane, uccidendo migliaia di civili. Dopo che il governo fantoccio imposto dall'Unione Sovietica cadde, il paese fu afflitto dalla guerra civile. Decine di migliaia di civili furono uccisi da attacchi missilistici.I Mujaheddin hanno impedito alle donne di lavorare e di frequentare I corsi di soccorso delle organizzazioni non governative (ONG). Amnesty International ha denunciato che gruppi armati hanno picchiato, stuprato, e ucciso donne nelle loro case. Giovani donne sono state rapite per divenire mogli dei capi, o vendute al mercato della prostituzione. Alcune donne si sono suicidate per evitare questo destino, come una ragazza, che si e' gettata dal balcone di casa sua quando I soldati hanno fatto irruzione nel tentativo di rapirla. Nel Marzo 1994, una ragazza appena quindicenne e' stata ripetutam ente stuprata dopo che il padre e' stato ucciso per averla mandata a scuola. Molti gruppi sono stati perseguitati solo per il fatto di appartenere ad un certo gruppo religioso o etnico.

Nel 1995 sono apparsi I Talebani. Erano ben armati e ben organizzati, e sconfissero Hekmatyar. Quest'ultimo dichiaro' al New York Times che l'intelligenza militare Pakistana aveva probabilmente dato sostegno ai Talebani,e il Time aveva riportato nel 1996 che alcuni soldati pakistani catturati tra le file talebane avevano ammesso di essere stati addestrati e finanziati dai servizi segreti pakistani. Nel 1995, gli Stati Uniti smisero di finanziare I Mujaheddin, ma Benazir Bhutto, primo ministro in Pakistan nel 1996, dichiaro' in un'intervista alla BBC che I corsi di addestramento dei Talebani in Pakistan erano stati pagati a Stati Uniti e Gran Bretagna. Mehmooda offre questa versione dei fatti, sull'ascesa dei Talebani: "Quando Pakistan, Arabia Saudita e Stati Uniti capirono che gli uomini dagli occhi blu della Jihad non potevano realizzare I loro obiettivi politici in Afghanistan, li rimpiazzarono con un gruppo ultra-fondamentalista, i Talebani ". Quando I Talebani hanno conquistato Kabul nel Settembre 1996, Mehmooda sostiene che "I loro burattinai stranieri" immaginavano di "aver rimpiazzato I fondamentalisti inadeguati con quelli invece adatti, ed un governo forte e solo avrebbe assicurato I loro interessi nella regione". Cosi' molti paesi stranieri hanno aumentato I loro finanziamenti e il loro supporto militare ai Talebani, "e hanno transformato l'Afghanistan in un inferno sulla terra".

Gli abusi di diritti umani da parte dei Talebani sono stati ampiamente documentati. L' ONU ha riportato che quando I Talebani hanno conquistato la citta' di Mazar-e-Sharif nel 1998, hanno giustiziato e torturato migliaia di civili , la maggiorparte dei quali di etnia Hazaras , una minoranza prevalentemente musulmana sciita. Centinaia di persone furono stipati in containers di metallo e lasciati soffocare durante un delirio di "pulizia etnica".

Nel frattempo, gli Stati Uniti avevano perso interesse nella guerra civile. Nel 1998, pero', gli americani hanno bombardato l'Afghanistan perche' Osama Bin Laden, protetto dai Talebani, vi abita. Il precedente alleato degli Stati Uniti era accusato di essere la mente che ha fatto mettere le bombe nel 1998 nelle ambasciate americane di Kenya e Tanzania. Nel 1999, gli Stati uniti hanno convinto l'Onu ad imporre sanzioni sull'Afghanistan in seguito al rifiuto dei Talebani di consegnare Bin Laden. I conti dei Talebani oltreoceano sono stati congelati, e I voli internazionali della compagnia aerea Ariana, sono stati bloccati eccetto che per alcune missioni umanitarie approvate dall'Onu.

L'Afghanistan oggi

I Talebani controllano circa il 95 % del paese, tra cui le citta' principali. Pakistan, Arabia Saudita ed Emirati Arabi riconoscono il governo talebano come unico vero rappresentante del popolo afghano. I paesi confinanti riforniscono di armi le fazioni per cui parteggiano.

In Afghanistan, le infrastrutture sono state danneggiate. Il paese e' disseminato di mine anti-uomo.

L' 80 % degli abitanti e' disoccupato, e l'oppio e' la pricipale fonte di introiti. Nel 1999 gli afghani erano il piu' grande numero di rifugiati al mondo. L'Unicef ha stimato che il 95% dei bambini non frequenta la scuola (nonostante un numero ristrettissimo 'abbia mai frequentata). La percentuale di mortalita' materna e' tra le piu' alte nel mondo, e il tasso di alfabetismo e' molto basso, arrivando al 4% per le donne.I Talebani hanno bandito la musica, la televisione, I film, gli sport, la danza e persino il volo degli aquiloni.

Donne e bambine sono state particolarmente prese di mira dai Talebani, e danneggiate dalla crescita verticale della poverta'. Prima della guerra civile, l'Afghanistan non era proprio un baluardo di parita' di sessi, ma stava dimostrando un crescente impegno nei diritti delle donne. Secondo Amnesty International, nel 1960 il governo, sotto la leadership del primo ministro Daoud Khan, aveva considerato il velo come facoltativo, e concesso alle donne gli stessi diritti e doveri di fronte alla legge, che significava che potevano votare. Donne e bambine potevano anche andare a scuola. Durante l'occupazione sovietica, l'eta' minima di matrimonio si era alzata, erano stati creati corsi di alfabetizzazione, e l'importanza dell'istruzione aveva avuto piu' enfasi. Prima dell'ascesa dei Talebani, le donne afghane costituivano il 40% dei medici di Kabul, il 70% di insegnanti di scuola, il 60% di docenti all'universita' di Kabul, e il 50 % di studenti universitari.

Comunque, Sehar puntualizza in un'intervista al Say It, che I sovietici non hanno portato la parita' di sessi in Afghanistan, ma hanno detenuto e torturato molte persone per le loro idee politiche, e hanno fatto di tutto per imporre alle donne afghane I costumi occidentali, agli uomini di radersi, e a tutti I cittadini di smettere di pregare. "Hanno reso I nostri sforzi per l'uguaglianza delle donne molto faticosi", ha detto Sehar, poiche' quando gli afghani hanno sentito parlare dei diritti delle donne, e' venuta loro in mente l'Unione Sovietica e l'imperialismo.

Oggi, sotto il regime talebano, le donne non possono lavorare fuori di casa, uscire se non accompagnate da un parente di sesso maschile (mahram), o indossare scarpe che producono rumore. Le finestre di case in cui vivono donne devono essere dipinte di nero, in modo da renderle invisibili dall'esterno. Devono indossare il burqa, un abito lungo col cappuccio che nasconda le loro teste e I loro piedi, con una rete sugli occhi. I membri del Dipartimento per la promozione delle virtu' e la prevenzione del vizio, controllano le strade e attaccano coloro che non obbediscono alle regole.Le donne "non in regola" vengono torturate e picchiate, perfino per infrazioni minori, come l'innavvertito gesto di scoprire la caviglia. Una donna stuprata puo' essere facilmente accusata di adulterio ed essere giustiziata. A causa del divieto di lavorare, le vedove di guerra ed altre donne devono mendicare o prostituirsi per mantenere se' stesse e le proprie famiglie. Inoltre, molte donne sono morte di malattie pur facilmente curabili, dal momento che ai medici uomini non e' permesso di curare pazienti di sesso femminile, e a parte un ristrettissimo numero di donne, a tutte e' stato vietato operare in campo medico. Anche in caso di emergenza, una donna puo' essere rispedita a casa, se non si presenta all'ospedale vestita propriamente e non accompagnata da un parente maschio. I casi di depressione e di suicidi tra le donne sono aumentati drasticamente.

I Talebani hanno anche vietato alle bambine di frequentare la scuola, inclusi dei corsi in casa sponsorizzati da alcune ONG. Solo di recente I Talebani hanno concesso ad un numero molto ristretto di corsi in casa per bambine di esistere, a Kabul. Ma anche questi corsi sono aperti solo alle bambine sotto I 12 anni, e l'obiettivo e' quello di insegnare alle bambine solo quanto basta per poter leggere il Corano.

Perche' questo trattamento cosi' duro? Secondo Mehmooda, "ai Talebani e' stato insegnato a sottovalutare ed a mostare estremo disprezzo per le donne". Ne fanno una questione d'orgoglio, cosi' come molti altri in questa societa' terribilmente dominata dagli uomini." Inoltre I Talebani credono che le donne siano la parte piu' debole della popolazione, "e cosi' possono essere oppresse e messe a tacere con varie scuse di carattere religioso, morale e culturale." Nonostante esse, nella loro condizione attuale, non minaccino la posizione dei Talebani, "[I Talebani] conoscono I cambiamenti di orientamento femminista nel mondo, e si premoniscono per non dover affrontare le calamita'"

La Rawa e l'Islam

L'Islam e' la religione dominante in Afghanistan, e, come nella maggiorparte del mondo, I musulmani Sunniti sono I piu' numerosi, mentre gli Sciiti sono una minoranza. I musulmani Sunniti sono legati alla Sunna, la tradizione di detti e di azioni di Maometto, creduta da molti musulmani come complementare al Corano. I Sunniti credono che chiunque pio e devoto possa essere un califfo (successore di Maometto come capo dell'Islam), mentre gli Sciiti credono che il califfato possa essere tenuto solo dai discendenti di Maometto attraverso sua figlia Fatima. Gli Sciiti inoltre credono che gli Imam (discendenti di Maometto) possano espandere il Corano e cambiar leggi e dottrine.

Mehmooda sostiene che, a parte I musulmani, "c'erano delle minoranze Hindu e Sikh fino al 1992, ma quando gli estremisti hanno preso il potere, hanno espulso tutti gli Hindu e I Sikh dall'Afghanistan, noi eravamo determinati a far si che restassero, cosi' come una piccola minoranza di ebrei, alla quale chiederemmo di tornare a vivere nel loro Afghanistan, quando lo avessero voluto."

A coloro che sostengono che il fondamentalismo islamico sia parte della cultura afghana, e che la Rawa imponga valori estranei ed anti-islamici in Afghanistan, Mehmooda ricorda quanto la versione talebana dell'Islam sia molto diversa dal modo in cui la religione viene praticata nel resto del mondo.

"[Gli occidentali] non devono considerare I musulmani uguali ad un manipolo di criminali". I Talebani giustificano la loro crudelta' nei confronti degli afghani, specialmente delle donne, "la base per pulire l'Afghanistan dal male occidentale, e per creare il perfetto stato islamico." In altre parole, I Talebani e I Mujaheddin stanno abusando violentemente dell'Islam secondo I propri interessi, ed utilizzano la religione per nascondere I loro nefandi crimini. I nostri musulmani odiano I Talebani e I Mujaheddin , nonostante I fondamentalisti amino definirsi "modelli dell'Islam".

La fine della guerra e l'ascesa del regime talebano

La Rawa ritiene che la stabilita' in Afghanistan possa tornare solo quando tutte le fazioni belligeranti siano state disarmate. Essa accoglierebbe volentieri l'intervento delle forze di pace delle Nazioni Unite, per disarmare I gruppi in guerra e frenare cosi' I paesi che mandano armi e denaro alle bande di fondamentalisti, e garantire elezioni nella legalita' e in un clima di liberta'.

Inoltre favorirebbe il ritorno del vecchio re, Zahir Shah, che ha governato l'Afghanistan per 40 anni. Nonostante la Rawa non abbia una grande opinione di lui, ritiene che il suo ritorno possa almeno portare ad una fase di transizione verso la democrazia.

La Rawa inoltre ha richiesto alle Nazioni Unite di sospendere temporaneamente il seggio afghano nell'Onu, finche' ritorni un governo legale nel paese. I membri della Rawa si sono infuriati quando hanno scoperto che l'Onu ha affidato il seggio dell'Afghanistan al capo dell'Alleanza del Nord, dal momento che negli ultimi anni hanno visto "furti, berbarie, omicidi, stragi, stupri,tradimenti ed esili forzati sia da parte dei Talebani che da parte dei fonbdamentalisti Mujahiddin guidati da Rabbani e Massoud."

La Rawa vorrebbe che gli Stati Uniti d'America facessero in modo di portare democrazia e diritti alle donne in Afghanistan. Per prima cosa, dice Mehmooda, "l'America deve smettere di finanziare gli estremisti", anche se I Talebani rilasciassero Osama bin Laden per danaro. Infatti, pare che gli Stati Uniti abbiano dichiarato di voler collaborare con loro, se questi lo rilasciassero.

Quest dimostra che all'America "non interessano le catene a cui sono incatenati gli afghani, soprattutto le donne". Secondo Mehmooda, la causa per cui l'Afghanistan oggi si trova oggi in questa situazione non sta nel regime talebano, ma nella predominanza di fondamentalisti di ogni tipo, per questo puntare l'indice contro qualcuno in particolare non servirebbe a nulla." Quello che l'America dovrebbe invece fare, e' "condannare I Talebani ed I Mujahiddin come criminali che governano questo paese, nonche' come forze generatrici di altri potenziali Osama bin Laden." Gli Stati Uniti dovrebbero processare entrambi I gruppi come criminali.

Mehmooda inoltre sostiene che finche' I fondamentalisti domineranno l'Afghanistan politicamente e militarmente, "la minaccia di guerra, terrorismo, e smercio di droga nel mondo non finiranno mai." La Rawa vuole inoltre che l'America ponga freno al fornimento di denaro ed armi sia ai Talebani che ai Mujahiddin. Gli Stati Uniti "devono esercitare ogni tipo di pressione sui paesi che riforniscono di armi le fazioni belligeranti", e imporre il sanzioni (diplomatiche, piuttosto che economiche) sui paesi che riconoscono il governo dei Talebani.

Inoltre, la Rawa chiede che nessun fondamentalista riceva asilo politico da nessuna parte, poiche' "le sue mani sono macchiate del nostro sangue." L'organizzazione chiede anche che ai migliaia di afghani che stanno morendo a causa dei fondamentalisti venga data assistenza. "Comunque", ricorda Mehmooda, "un'assistenza che sia fornita solo a coloro che non sono legati ai Talebani o ai Mujahiddeen".

Un' altra richiesta del Rawa e' quella di poter aprire un ufficio in America.

Le principali fonti di reddito sono le donazioni e le tasse di iscrizione all'organizzazione, che trova un finanziamento nella vendita di tappeti e di artigianato, ed un piccolo ricavo dalla vendita di pubblicazioni e cassette. La Rawa non riceve finanziamenti dalle ONG ed e' "in una situazione finanziaria piuttosto critica".

Si puo' aiutare la Rawa organizzando campagne per la raccolta di fondi, medicinali, abiti, scarpe, computers, fax, etc.

Mehmooda crede che sia anche opportuno organizzare manifestazioni di protesta e di solidarieta' con le donne afghane, organizzare incontri e seminari per dare rilevo alla situazione delle donne in Afghanistan nelle scuole, universita', etc.

In aggiunta, Mehmooda incita a scrivere lettere ai rappresentanti del Congresso chiedendo che gli Stati Uniti smettano di finanziare il regime talebano, contro il quale andrebbero messe delle sanzioni, cosi' come ai paesi che lo supportano e lo finanziano, e che invece vengano supportate le organizzazioni democratiche in Afghanistan.

Si possono anche scrivere lettere al governo pakistano, chiedendo che proteggala Rawa. Amnesty International ha gia' cominciato una campagna di questo tipo, e le sue lettere hanno avuto il grosso merito di far si' che la Rawa ottenesse il permesso di organizzare manifestazioni in Pakistan.

Il sito internet del Rawa e': www.rawa.org

Le donazioni possono essere fatte attraverso:

The Afghan Women's Mission
P.O. Box 40846
Pasadena, CA 91114-7846
USA

Gli assegni devono essere intestati a "Support Afghan Women". Con una donazione di 25 dollari al mese, si puo' pagare lo stipendio di un insegnante clandestino; con 30 dollari al mese si puo' pagare un anno di corso di istruzione e di cure mediche ad una donna. La merce della Rawa puo' essere comprata presso il sito della principale fondazione femminista, www.feminist.org. Tutti I ricavati vanno alle donne afghane.

Per fare pressione sul governo Pakistano per concedere alla Rawa di continuare le proprie attivita', e di proteggerne I membri, scrivete a:

General Pervez Musharraf
Chief Executive of Pakistan
Old State Building
Islamabad, Pakistan
Fax: 092-51-922768



Una versione rivisitata di questo articolo e' stata gia' pubblicata nella rivista Z (Settembre 2000)
http://www.zmag.org

Clicca qui per leggere la versione inglese




[Home] [La versione italiana del nostro sito]