Appello di RAWA, 24 settembre 2007
Campo profughi afgano evacuato con la forza:
Aiuta RAWA a sistemare le famiglie in Afghanistan
E adesso il Campo di Khewa è sul punto di chiudere e centinaia di famiglie si rivolgono a RAWA in cerca d’aiuto. La maggioranza delle famiglie arriva da province che confinano col Pakistan, ovvero quelle ritenute tra le regioni meno sicure dell’Afghanistan, e in molte non esiste neppure una scuola.
Un campo profughi di nuova costituzione a 60 da Kabul dove centinaia di famiglie vivono in condizioni infernali. Si tratta di afgani espulsi dal Pakistan e dall’Iran sei mesi fa; non hanno ancora accesso all’acqua potabile e vivono mangiando esclusivamente pane. Man mano che l’inverno si avvicina, il terrore di una catastrofe umana bussa alla porte per ognuno di questi profughi.
Rafi, 2 anni, Farzana, 3 anni, Parvana, 4 anni, Sharifa, 8 anni, Zafar, 10 anni, Shakila, 13 anni e Qadir Khan, 14 anni, vivono con i loro genitori in questa tenda sdrucita. Il padre è cieco e la madre è malata, ma devono nutrire questi bambini a ogni costo e senza ricevere alcun aiuto dal governo né da altri.
Il Governo del Pakistan ha recentemente ordinato la chiusura di alcuni campi profughi afgani nel tentativo di costringere gli afgani a tornare al loro paese. Per la maggior parte di questi profughi questo momento ha segnato l’inizio di un incubo, poiché non riuscivano nemmeno a immaginare le situazioni terribili che li avrebbero aspettati al loro ritorno in Afghanistan.
Dove vivere in Afghanistan quando non si posseggono né terra né soldi per costruire una casa e il Governo Afgano è troppo debole per dare un aiuto? Come trovare un lavoro dove il tasso di disoccupazione supera il 60%? Come dar da mangiare ai bambini laddove i prezzi sono esorbitanti e un litro di combustibile da cucina costa $1,5 e quelli degli altri beni di consumo sono alle stelle? Come garantire la sicurezza e l’istruzione se non c’è una scuola dove i bambini possono studiare?
Ecco le risposte a queste domande:
Secondo le ultime stime del Governo Afgano, oltre il 60% della popolazione vive sotto il limite della povertà, e il reddito giornaliero della maggioranza è di $1,00; il 50% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile e ci sono infinite statistiche ugualmente disperanti che rendono la vita un incubo per i profughi che fanno ritorno nel proprio paese.
IRC, 13 settembre 2007: "L’Afghanistan sta scivolando sempre più verso il conflitto con oltre la metà del paese in guerra e diverse regioni fuori della portata degli aiuti umanitari."
Ministero dell’Istruzione Afgano, 8 settembre 2007: "I disordini causati dai Talebani hanno fatto chiudere quasi 400 scuole in Afghanistan; ciò significa che circa 200.000 alunni non potranno andare a scuola in quattro province."
BBC News, 27 novembre 2006: "Più della metà dei bambini afgani non va a scuola perché mancano edifici e insegnanti, come riporta l’agenzia di aiuti Oxfam. Le bambine in particolare ci stanno rimettendo; solo una su cinque riesce a frequentare le scuole elementari e una su venti prosegue fino alle medie."
Los Angeles Times, 13 settembre 2007: Come scrive Richard Klein, un ex funzionario del Dipartimento di Stato, "in realtà l’Afghanistan assomiglia più a com’era il 10 settembre 2001 che a una vittoria nella guerra degli USA contro il terrorismo."
Il Campo di Khewa era uno dei campi profughi in Pakistan dove RAWA ha avuto una presenza sostanziale per oltre vent’anni. Questo campo si è trasformato nel tempo in un ben noto centro di istruzione e cultura per gli intellettuali afgani. Poeti, scrittori, politici, artisti, medici e altre figure professionali si sono stabiliti in questo campo per lavorare vicino a RAWA. Oltre mille giovani hanno ottenuto in questo campo un’educazione eccellente. Qui si sono tenuti grandi campionati sportivi a livello nazionale, festival, celebrazioni, spettacoli teatrali e concerti musicali ai quali hanno preso parte migliaia di visitatori provenienti da campi profughi molto distanti.
Una sostenitrice italiana di Rawa che ha visitato il campo parecchie volte nel corso degli ultimi anni lo ha definito "Uno dei più importanti esperimenti sociali al mondo. Una fabbrica di democrazia e libero pensiero".
RAWA fa appello a tutti i suoi sostenitori in tutto il mondo perché aiutino le famiglie del Campo di Khewa a fare un sicuro ritorno nel loro paese. La necessità più urgente è quella di far avere loro le tende, qualche oggetto fondamentale come coperte, abiti caldi legna da ardere e materiali per scavare i pozzi per l’acqua. L’UNHCR dà $100,00 per persona per il trasporto e qualche altra spesa ma questa cifra è troppo scarsa per far fronte alle prime, più urgenti necessità.
La tabella qui sotto evidenzia alcuni dei bisogni che speriamo di poter soddisfare tramite una raccolta di fondi:
Aiuto di emergenza ai profughi afgani di ritorno in patria |
Spesa |
Numero di famiglie |
Costo unitario |
Costo totale |
Tenda di riparo |
300 |
$195 |
$58,500 |
Scavo per pozzo (con pompa) |
20 |
$2,150 |
$43,000 |
Necessità urgenti per la sistemazione |
300 |
$180 |
$54,000 |
Legna da ardere |
300 |
$130 |
$39,000 |
Totale |
$194,500 |
Potete versare le vostre donazioni a RAWA in uno dei modi seguenti:
1) Per Donazioni Online con Carta di credito: http://www.afghanwomensmission.org/help_us/donate.php
Eseguendo il pagamento nella sezione EMERGENCY RELIEF.
2) Versamento a
C/C: 3268345
ABI: 2008
CAB: 1058
UNICREDIT BANCA
Agenzia C.so S. Maurizio 42/G
Torino
intestato a:
Comitato difesa e sostegno e promozione dei diritti delle donne afgane
oppure
C/C: 113666
ABI: 05018
CAB: 01600
CIN: U
Banca Popolare Etica di Milano
intestato a:
Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane - ONLUS (le donazioni effettuate su questo CC sono detraibili fiscalmente)
Potete inoltre sponsorizzare i bambini delle scuole di RAWA presso il Campo di Khewa attraverso il sito http://www.chairtyhelp.org/rawa
Vi ringraziamo sin da ora per il vostro aiuto.
RAWA
Khalida, 4 anni, e la sua famiglia sono state espulse da un campo profughi in Pakistan quattro mesi fa. Suo padre va ogni giorno a Kabul. E’ un lavoratore salariato e la maggior parte delle volte torna a casa senza aver guadagnato nulla.
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Abbas è uno dei ragazzi che provengono da questo campo senza nome, ma ora vive in un orfanotrofio di RAWA e aspetta che qualcuno lo aiuti attraverso il Child Sponsorship Program.
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Il campo profughi di RAWA evacuato con la forza
Fermate la catastrofe umanitaria: aiutate i profughi afgani!
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