Amici, onorevoli professori e studenti,
A nome degli altri quattro dottori onorari e di RAWA, desidero esprimere il nostro sincero ringraziamento all'Università di Antwerp per averci conferito un tale onore. Il riconoscimento internazionale è un importante incentivo e i dottorati onorari che abbiamo ricevuto ci incoraggiano a continuare a lavorare al meglio delle nostre capacità, ognuno nel proprio campo.
In questa importante occasione sono fiera di rappresentare l'Associazione Rivoluzionaria delle Donne d'Afghanistan (RAWA) e le donne Afghane oppresse nel ricevere questo dottorato onorario, in riconoscimento della lotta di RAWA per la libertà, la democrazia e i diritti delle donne. Il nostro sincero ringraziamento va anche a tutti i nostri devoti amici dell'Università per il duro lavoro fatto per proporre la nomina di RAWA per questa onoreficienza.
Questo dottorato onorario ha per noi un grande significato, poiché in passato siamo stati testimoni di come il riconoscimento internazionale sia a volte andato ad individui che facevano parte di associazioni vicine a questa o quella fazione fondamentalista. Molti di voi ricorderanno che un anno fa Ahmad Shah Massoud, un moto criminale Afghano, signore della guerra, fu proposto per il Premio Nobel per la pace. Questo è stato un doloroso insulto e un duro colpo psicologico per la gente Afghana amante della pace.
Amici,
Voi avete onorato RAWA, la più antica organizzazione contro il fondamentalismo in Afghanistan. La sua bandiera porta il colore del sangue di Meena, la sua fondatrice. Durante gli ultimi 26 anni, nonostante inimmaginabili difficoltà, RAWA è stata in prima linea nella lotta per la democrazia e i diritti umani e contro il terrorismo fondamentalista. Ha compiuto sacrifici, è stata continuamente perseguitata e bersagliata, anche in Pakistan. A parte un breve periodo durante il quale l'Afghanistan era una notizia da prima pagina, la situazione del popolo Afghano, e delle donne in particolare, è stata persistentemente ignorata dai principali mezzi di informazione mondiale o presentata come marginale e priva di conseguenze.
La gente nel mondo dovrebbe sapere che, sebbene sia cessato il dominio meschino e oppressivo dei Talebani nel nostro sfortunato Afghanistan, questo non coincide con la fine degli stenti per la nostra torturata nazione. E' doloroso sentire alcuni governanti occidentali e mezzi di comunicazione parlare frequentemente della "liberazione" dell'Afghanistan. Contrariamente alle aspirazioni del nostro popolo e alle aspettative della comunità mondiale, l'Alleanza del Nord, questi compagni di fede dei Talebani, sono ancora una volta al potere, generosamente sostenuti dal governo degli Stati Uniti. Infatti, reinstallando i signori della guerra in Afghanistan, gli Stati Uniti stanno rimpiazzando un regime fondamentalista con un altro. L'Alleanza del Nord non è altri che una fragile coalizione di banditi con alle spalle una lunga lista di crimini e brutalità.
Secondo l'influente quotidiano britannico The Independent (14 Novembre 2001) - cito: "Resta un fatto che, dal 1992 al 1996, l'Alleanza del Nord è stata un simbolo di massacro e sistematica violenza e saccheggi".
The Guardian scrisse, il 16 Novembre 2001: "E' ampiamente ironico che il primo risultato della guerra al terrorismo sia stata l'installazione a Kabul dell'Alleanza del Nord, per la quale il terrorismo è stato l'intera linea di condotta e stile di vita per più di 20 anni".
In virtù delle loro azioni contro le donne i Talebani sono stati severamente criticati come i dominatori più brutali, ma i mezzi di comunicazione non si sono occupati molto dei 'valori morali' contro le donne e delle atrocità perpretate dall'Alleanza del Nord, che fu la prima ad imporre comportamenti misogini nei confronti delle nostre donne.
La cosiddetta "guerra al terrorismo" ha rimosso i Talebani, ma non ha rimosso il fondamentalismo religioso, che è la causa principale della nostra miseria. Come RAWA ha continuamente ripetuto, è necessario un approccio completamente diverso perché tali disgrazie vengano eliminate.
La guerra degli Stati Uniti non ha apportato significativi cambiamenti positivi nel nostro Paese. E' cristallino che gli Stati Uniti non siano entrati in Afghanistan per liberare il suo popolo, ma per punire i ribelli da loro stessi creati - Osama bin Laden e i Talebani. Soltanto poche settimane prima della tragedia dell'11 settembre, l'amministrazione Bush aveva dato ai Talebani 43 milioni di dollari.
A causa dei nostri commenti a tale proposito, privi di ambiguità, alcuni ci chiamano "antiamericani". Comunque, noi amiamo il popolo Americano e apprezziamo la loro filantropia, il loro generoso aiuto finanziario e il loro affettuoso supporto morale. Come è spesso il caso per molti governi e popoli nel mondo, esiste una differenza tra il popolo Americano e il suo governo.
RAWA è stato l'unico gruppo Afghano ad unirsi al recente movimento contro la guerra. E' bello vedere che anche il Belgio è stato parte del fronte contro la guerra, ma dovrebbe unirsi anche al fronte contro il fondamentalismo e a favore della democrazia. Noi speriamo che il Belgio sarà il primo Paese a porsi a fianco del nostro popolo democratico e amante della pace e a sostenerlo, anche se molti altri Pesi, per interesse, scelgono i loro amici in Afghanistan tra le forze più diffamate a oscure.
Amici,
Contrariamente a quanto possiate aver sentito, l'Afghanistan non è un Paese liberato, ma è diventato un inferno sotto i terroristi, signori della guerra, favorevoli a Massud. Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, l'Afghanistan è diventato il maggiore produttore mondiale di oppio e tutti i signori della guerra e gli altri al potere sono coinvolti nello sporco affare del traffico di droga. Soltanto pochi giorni fa l'Osservatorio per i Diritti Umani (HRW) ha rivelato quale sia la situazione reale della "libertà di stampa" in Afghanistan, scrivendo - cito -:
"Gli ufficiali per la sicurezza hanno intimato ai giornalisti di smettere di pubblicare articoli critici (...). Un certo numero di giornalisti sono stati già arrestati dalle forze di polizia e trattenuti nelle prigioni di Kabul".
All'ombra dei fucili dei fondamentalisti e della soppressione, i risultati delle prossime elezioni sono evidenti. I signori della guerra dell'Alleanza del Nord, con il loro denaro e le armi, riusciranno facilmente ad influenzarle.
In un tale clima, il lavoro di RAWA all'interno dell'Afghanistan è ancora più difficile. Non possiamo ancora vendere apertamente le nostre pubblicazioni e coloro che vengono sorpresi a leggerle o a venderle sono minacciati e torturati. Nessuna seria organizzazione di donne contro il fondamentalismo può operare apertamente nell'Afghanistan odierno.
L'obiettivo a lungo termine di RAWA è di fornire un'istruzione al maggior numero possibile di donne Afghane. Fornire l'istruzione ad una donna significa armarla della migliore arma disponibile con la quale poter lottare per i propri diritti. Ma sotto la barbara situazione barbara, siamo ancora costrette ad eseguire la maggior parte dei nostri progetti educativi clandestinamente.
I membri di RAWA hanno rischiato la propria vita nel documentare gli abusi dei diritti umani, operando clandestinamente reti di scuole, gestendo istituzioni educative, orfanotrofi, ospedali e centri sanitari che fornissero trattamenti medici gratuiti per le donne e i bambini. Oggi la nostra preoccupazione più urgente sono i problemi finanziari di RAWA, per i quali i nostri progetti sono a rischio. Il nostro ospedale, in particolare, rischia di essere chiuso a causa della permanente carenza di fondi sufficienti.
Ancora una volta, grazie all'Università di Antwerp, RAWA assicura tutti i suoi amici che non abbandonerà per un solo istante la lotta per la libertà, per la democrazia e per i diritti delle donne in un Afghanistan danneggiato dal fondamentalismo. Continueremo il nostro impegno per diffondere la verità, anche qualora tale impegno richieda il pagamento di un prezzo elevato. Riportare la verità è sempre rivoluzionario, per questo noi resteremo rivoluzionarie per sempre.
Grazie
Il 16 maggio 2003, un dottorato onorario per particolari meriti non-accademici è stato conferito ad un membro di RAWA durante una cerimonia ad Antwerp, in Belgio.
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