ONU: più di 25 bambini sono morti per il caldo in un campo pakistano per afgani
AFP, 18 maggio 2001
GINEVRA, 18 maggio (AFP). Le Nazioni Unite hanno puntato il dito sulle condizioni di vita in un campo pakistano per rifugiati afgani, affermando che più di 25 bambini vi sono morti per colpi di calore e disidratazione nel giro di due settimane.
Un portavoce ha detto che l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR) è molto preoccupato per la condizione dei 70000 afgani al campo di Jalozai vicino al confine di stato con l'Afganistan.
"I volontari dicono che Jalozai non è adatto per l'abitazione e neppure la situazione sanitaria né dei rifugi possono essere significativamente migliorate" ha detto.
"Gli effetti combinati di un alto sovraffollamento, di strumenti sanitari limitati e del calore estivo innalzantesi stanno rendendo la vita insopportabile per le persone a Jalozai, mentre aumentano contemporaneamente i timori di un'epidemia".
"Nelle ultime due settimane le temperature estive si sono impennate fino ai 45 gradi Celsius (113 Fahrenheit) e più di 25 bambini sono morti a causa di colpi di calore e disidratazione" ha detto il portavoce.
L'UNHCR e altre organizzazioni di soccorso hanno aumentato l'assistenza d'urgenza, fornendo piante reidratanti e speciali sali idratanti orali, riporta.
Il volume di acqua trasportata a Jalozai ogni giorno è stato aumentato di 580000 litri (145000 galloni) quotidiani e 140000 litri quotidiani aggiuntivi saranno forniti a partire dalla prossima settimana.
A causa del grave sovraffollamento del luogo, che è vicino alla città pakistana di Peshawar, è diventato estremamente difficile trovare spazio per più latrine, ha detto il portavoce.
Il Pakistan ha introdotto tutti assieme qualcosa come due milioni di rifugiati in fuga dalla siccità e dalla guerra civile in Afganistan.
Gli Stati Uniti giovedì hanno fortemente criticato il Pakistan per il suo trattamento dei rifugiati afgani attualmente alloggiati al campo di fortuna di Jalozai.
Un anziano ufficiale del Dipartimento di Stato ha detto che il Pakistan si rifiutava di cooperare con l'UNHCR nel suo tentativo di trovare una locazione più adeguata del sovraffollato luogo.
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